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Cura e prevenzione delle piaghe da decubito

Riconoscere e prevenire le lesioni da compressione nei pazienti allettati

A soffrirne sono spesso le persone anziane, in particolare gli over 65 allettati o in generale con deficit motori. Si tratta delle piaghe da decubito, una problematica che è importante trattare con tempestività per evitare il rischio di pericolose infezioni.

Ma cosa sono precisamente queste lesioni, quali sono le cause e soprattutto come curarle e prevenirle? Bene, oggi parleremo proprio di questo.

Cosa sono le piaghe da decubito?

Per piaghe da decubito (anche chiamate lesioni da decubito) s’intende tutto quell’insieme di ferite e lesioni che guariscono con particolare difficoltà, portando alla necrosi del tessuto cutaneo. Queste ulcere non si verificano soltanto negli strati più esterni della cute, quindi epidermide e derma, ma anche in quelli più interni raggiungendo così anche gli strati sottocutanei, la muscolatura e infine le ossa.

La costante pressione tra il materasso del letto (ma anche il sedile della poltrona o della sedia a rotelle), tessuti molli e ossa soprastanti, fa sì che queste fastidiose lesioni intacchino nella maggioranza dei casi diverse aree del corpo quali la regione sacrale, regioni scapolari, regioni trocanteriche, malleoli, talloni e corpi vertebrali.

Piaghe da decubito: sintomi e cause

Con l’avanzare dell’età la pelle diventa via via più sottile e vulnerabile. Subentrano perciò condizioni cutanee quali prurito senile, eczema, dermatiti fino ad arrivare appunto alle ulcere da decubito. Queste vengono riscontrate in particolar modo negli ospiti delle RSA, pazienti che presentano un tessuto di gran lunga più delicato rispetto alla norma.

A causare le lesioni è lo staticità del soggetto, allettato o costretto all’immobilità sulla carrozzina. Rientrano in questa categoria tutti coloro che non possono muoversi per via di infortuni, obesità invalidante, gravidanza a rischio e terapie farmacologiche particolari. La postura statica e prolungata nel tempo limita così l’afflusso ematico locale (i vasi sanguigni vengono compressi), favorendo l’incremento della pressione che ostruirà i vasi stessi; a seguire si verificherà la coagulazione nonché la necrosi del tessuto in questione.

I principali sintomi, quelli meno pericolosi, associati alle piaghe da decubito sono gli eritemi della cute. Quest’ultima potrebbe anche inspessirsi, indurirsi e perdere la sua colorazione naturale. Man mano che la lesione aumenta, è possibile notare la comparsa di abrasioni o vesciche su epidermide e derma. Il livello successivo vede il tessuto sottocutaneo compromesso e a rischio necrosi, oltre ad un lieve danneggiamento del tessuto muscolare. Infine, nel peggiore dei casi la piaga si potrebbe addirittura estendere fino a danneggiare muscoli, ossa, cartilagini e tendini.

Piaghe da decubito: cura e prevenzione

Se vi state chiedendo come curare le piaghe da decubito, la risposta non può prescindere da un’attenta valutazione del problema e del suo stadio.

In sostanza troviamo due tipologie di medicazione:

- Medicazioni di primo livello

Utilizzate quando la lesione non desta particolare preoccupazione. Si procede sovente con prodotti erboristici mirati o di prodotti antisettici (disinfettanti).

- Medicazioni avanzate

Utilizzate quando il quadro clinico è piuttosto grave. Si applicano specifiche medicazioni all’argento o in placche di poliuretano sull’area d’interesse. Il procedimento deve essere rigorosamente eseguito da personale altamente specializzato come infermieri e Oss (nelle case di riposo). 

Un’altra soluzione è certamente quella di avvalersi di farmaci quali, ad esempio, becaplermin e cadexomero iodico. Fondamentale è poi la medicazione e detersione delle piaghe, nello specifico quando sono stati già esposti i tessuti sottocutanei e l’infezione potrebbe propagarsi.  

Per prevenire queste lesioni da compressione è indispensabile l’attento controllo del paziente da parte dei familiari o del personale medico sanitario. La condizione della pelle va perciò monitorata con regolarità, quotidianamente. Un consiglio è quello di evitare sessioni prolungate a contatto con materassi o sedili, se possibile. In caso contrario sono comunque disponibili dispositivi adatti alla prevenzione delle piaghe, come per esempio le ciambelle o i materassi antidecubito.

L’alimentazione ricca di frutta e verdura, accompagnata da una corretta idratazione, completano il quadro.

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