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La sonnolenza diurna negli anziani

Come curare la sonnolenza diurna negli anziani e come aiutarli a combattere la stanchezza

La sonnolenza diurna è un problema molto comune ormai al giorno d’oggi, è dovuto infatti ad alcune condizioni patologiche del soggetto che ne soffre, ma anche ad uno stile di vita poco ottimale, poche ore di sonno, ritmi sregolati, cattiva alimentazione e tanti altri fattori.

È una patologia che interessa maggiormente persone adulte e anziane, ma può interessare anche persone di più giovane età. La sonnolenza diurna è caratterizzata da una difficoltà del soggetto nel rimanere sveglio, dove il livello di attenzione diminuisce ed è presente una costante sensazione di pesantezza alle palpebre, insieme a sbadigli frequenti. La sonnolenza diurna può essere caratterizzata da diversi fattori, che siano essi patologi o meno, come la sonnolenza dopo pranzo, comune nei soggetti affetti da disturbi epatici o nei grandi mangiatori, oppure la sonnolenza diurna dovuta ai disturbi del sonno, come insonnia, sindrome da stanchezza cronica, apnea notturna, ecc. Un altro motivo potrebbe essere causato dalla ridotta funzionalità della tiroide, infatti l’ipotiroidismo porta ad un rallentamento delle attività fisiche e psichiche del soggetto. Anche alcol e sostanze stupefacenti possono portare ad una sonnolenza diurna, poiché queste agiscono sul sistema nervoso centrale e a dosi elevate, agiscono anche come depressivo causando torpore, problemi di concentrazione o difficoltà di coordinazione motoria.

Sonnolenza diurna negli anziani: cosa comporta

La sonnolenza diurna negli anziani è un problema molto comune che, oltre alle cause citate precedentemente, risulta essere anche uno dei sintomi che attestano la presenza del morbo di Alzheimer nel soggetto, anche se non è attualmente molto chiaro come questo sia collegato alla sonnolenza. Non è noto cioè, come la proteina beta-amiloide (quella che nei soggetti affetti da quel morbo viene prodotta dai neuroni insieme alle tipiche placche) si accumuli in seguito ai disturbi del sonno (se sono questi poi a causare la sonnolenza), oppure al contrario, come l’accumulo della proteina favorisca i disturbi del sonno e quindi la sonnolenza diurna.

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Anziani e sonnolenza diurna: come combattere la stanchezza

Per combattere la stanchezza e quindi anche la sonnolenza diurna negli anziani, è utile sicuramente seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata, con la giusta assunzione di pesce, ricco di Omega 3 utile al cuore e ai muscoli, e di carne. Un altro prezioso consiglio è quello di bere molta acqua, in quanto la disidratazione è una delle cause principali di stanchezza e perdita di lucidità mentale. In questo caso bisogna fare molta attenzione e ricordare molto spesso ai nostri cari di bere molto; con l’avanzare dell’età infatti, si tende a perdere molto il senso della sete e rischiare di incorrere quindi nella disidratazione. Per diminuire questo senso di debolezza e stanchezza è importante anche compiere un minimo di esercizio fisico, che contribuisce inoltre anche al miglioramento in termini di efficienza muscolare, cuore e polmoni, oltre a depurare e ossigenare l’organismo aiutandolo a mantenere alto l’umore ed eliminare così da tensioni muscolari e psicologiche. Un valido aiuto arriva anche dagli integratori alimentari per anziani, come la vitamina D insieme al consumo di pesce grasso e uova, vitamina B12 e calcio, con lo scopo di combattere il senso di stanchezza e di fornire il giusto fabbisogno di energie.

 

A Villa Serena cerchiamo di aiutare i nostri ospiti fornendo loro ogni valido sostegno di cui disponiamo, per far vivere loro una vita il quanto più possibile equilibrata e assicurare loro il massimo benessere, fisico e psicologico. 

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